Massimo Vitali
Palazzo Ducale – Lucca
Fino al 15 Dicembre 2024

di Redazione Spectrum Web
26 Novembre 202481

© Massimo Vitali

 

Fino al 15 Dicembre, presso il Palazzo Ducale di Lucca, sarà visitabile la mostra Sotto questo sole di Massimo Vitali, esposizione rientrante nell’ambito delle attività espositive del Photolux Festival 2024 e curata da Matteo Balduzzi.

Indossando un costume rosso vermiglio in perfetto stile Baywatch e circondato da diverse decine di amici, il 13 agosto 2024 sulla spiaggia di Marina di Pietrasanta Massimo Vitali ha festeggiato, con la sua consueta ironia, l’anniversario della sua prima fotografia, realizzata nello stesso luogo durante l’estate del 1994.

Nel breve saggio che l’anno successivo accompagnò la prima mostra compiutamente dedicata al lavoro, Cesare Colombo intravide già in quelle prime immagini una “nuova possibile poetica di Massimo Vitali, dove il progetto artistico si fonde con l’osservazione storica, sociale, economica” e profetizza che nello sviluppo temporale, nella serie, il progetto avrebbe assunto un valore di testimonianza epocale: “Possiamo rimandarne la lettura-interpretazione ai prossimi anni, affidarla alla storia”, scrisse.

Ora, se il confronto con la grande Storia può apparire oggi impegnativo e ancora leggermente prematuro, appare tuttavia evidente come l’archivio costruito durante trent’anni di lavoro, grazie all’applicazione costante di un metodo così rigoroso, possa rappresentare fin d’ora un patrimonio prezioso per la specifica storia della fotografia italiana, ma anche per una narrazione di più ampio respiro di un periodo significativo nella storia del paese.

È in questa prospettiva che Lucca, la sua città di adozione, e il Photolux Festival si uniscono idealmente ai festeggiamenti per il trentesimo anniversario e presentano al pubblico una mostra che, proprio a partire dall’archivio, attraversa in modo inedito l’opera di Massimo Vitali suddividendola in tre nuclei tra loro distinti e complementari.

Il cuore dell’esposizione è una selezione di immagini appartenenti alla celebre serie delle spiagge. Le fotografie scandiscono un arco temporale che dal 1994 arriva fino ai giorni nostri raccontando, insieme alla meraviglia estetica dei luoghi e alle misteriose narrative che si sviluppano nella composizione, come sono cambiati l’Italia e gli italiani. Tatuaggi e telefonini, corpi e gestualità, costumi, asciugamani, accessori, colori: l’essenzialità propria della condizione balneare che già aveva conquistato Pasolini lascia emergere e rende confrontabili nei decenni infiniti particolari rivelatori della nostra società.

Per la prima volta viene presentata una campionatura dell’intero archivio analogico di Vitali, costituito da 4970 negativi in grande formato realizzati dal 1994 al 2016 che sono attualmente in corso di digitalizzazione e di pubblicazione online in forma integrale, comprese quindi le lastre male esposte, quelle mai stampate, le differenti versioni dello stesso soggetto. Si tratta di un’operazione inconsueta e coraggiosa, resa possibile dal sostegno di un progetto PNRR, attraverso la quale l’artista condivide con un pubblico sempre più vasto di appassionati e curiosi, ma anche di ricercatori e studiosi, l’inestimabile patrimonio di immagini e di informazioni da lui registrate, svelando al contempo la sua modalità di lavoro.

Chiude il percorso una selezione ristretta delle opere più conosciute di Massimo Vitali, esposte nella loro versione più compiuta e preziosa in quanto a materiali, formati, montaggi, con quella inconfondibile dimensione estetica che ha consentito loro di entrare a far parte delle collezioni private e museali di tutto il mondo. Le immagini spaziano attraverso temi e luoghi diversi, suggerendo la complessità dell’intero lavoro di Vitali e confermando ancora una volta la sua grande attenzione verso la condizione umana e lo straordinario equilibrio tra distanza e vicinanza, attenzione e rigore, classificazione ed empatia.

 

 

 

© Flora Del Debbio

 

Massimo Vitali (Como 1944)

È un fotografo italiano di fama internazionale, conosciuto principalmente per le sue suggestive fotografie di spiagge, piscine e discoteche affollate. Vitali ha sviluppato un interesse per la fotografia già durante gli anni giovanili, che lo ha portato a studiare fotografia presso il London College of Printing. La carriera di Vitali è iniziata nel fotogiornalismo e come cameraman negli anni Sessanta. Tuttavia, è stato nei Novanta che ha trovato la sua vera vocazione artistica. Il suo stile unico si è cristallizzato in quel periodo, quando ha iniziato a scattare le sue iconiche fotografie utilizzando un banco ottico. Le immagini di Vitali sono caratterizzate da un’attenzione minuziosa ai dettagli e da un’inquadratura spesso realizzata da un punto di vista elevato, che permette di catturare ampie scene di vita collettiva. Le sue fotografie di spiagge italiane, in particolare, sono diventate simboliche. Utilizzando una macchina fotografica di grande formato, Vitali cattura scene con una chiarezza sorprendente, rivelando l’interazione tra le persone e il paesaggio in modo quasi antropologico. Le sue opere non si limitano a documentare; piuttosto, esplorano le dinamiche sociali e i comportamenti umani in contesti di svago e tempo libero. Il lavoro di Vitali è stato esposto in numerose gallerie e musei di tutto il mondo e sue opere fanno parte di importanti collezioni, come quelle dell’Art Gallery of Ontario di Toronto, del Guggenheim Museum di New York, del Centre Pompidou e della Fondation Cartier di Parigi, del Centro Peccidi Prato e della Fondazione Sandretto Rebaudendengo di Guarene. Oltre alle mostre, Vitali ha pubblicato diversi libri fotografici che raccolgono le sue opere più significative, consolidando la sua reputazione nel panorama della fotografia contemporanea. Un aspetto distintivo delle fotografie di Vitali è l’uso del colore e della luce naturale, che contribuiscono a creare un senso di realismo e immediatezza. Le sue immagini, sebbene apparentemente semplici, invitano lo spettatore a riflettere su temi più profondi come la privacy, la sorveglianza e la condizione umana nel mondo moderno. Massimo Vitali continua a essere una figura influente e innovativa nel campo della fotografia, il cui lavoro offre uno spaccato affascinante e penetrante della società contemporanea. La sua capacità di trasformare scene quotidiane in opere d’arte visiva straordinarie lo rende un punto di riferimento per aspiranti fotografi e appassionati d’arte.