The Body as a Canvas
Stazione C – Camucia
Fino al 3 Novembre 2024

di Redazione Spectrum Web
10 Ottobre 202487

© Denis Rouvre

 

All’interno del ricco programma espositivo del festival Cortona on the Move 2024 spicca la mostra The body as a Canvas, a cura di Lars Lindemann e Paolo Woods, esposta, fino al 3 Novembre, all’interno di quello spazio liminare che è la Stazione C di Camucia.

Il nesso che lega i lavori di tutti gli artisti chiamati a partecipare a questa collettiva è il tatuaggio, che trasforma il corpo, come suggerisce il titolo, in una tela. Questa pratica è decisamente antica – sono stati scoperti tatuaggi su mummie egizie e anche su Ötzi – ma nella contemporaneità ha avuto un’esplosione incredibile, nonostante venga ancora rifiutata e condannata da quasi tutte le dottrine religiose e spesso risulti socialmente poco accettabile. A ben guardare, tatuaggi, scarificazioni e altre forme di modifica del corpo non sono mai state così diffuse e soprattutto non sono mai state praticate in maniera così trasversale in tutti i contesti culturali e socio-economici, dai grandi protagonisti della star system internazionale al più negletto tamarro di provincia.

La collettiva – realizzata con i lavori di Alexander Anufriev, Charles Fréger, Herbert Hoffmann, Chloé Jafé, Mark Leaver, Denis Rouvre, Klaus Pichler, Uriel Sinai, Florian Spring, Dougie Wallace e Hanne Zaruma – mostra la pratica artistica e sociale del tatuaggio in diversi contesti culturali in giro per il mondo, dal Giappone alla Papua Nuova Guinea, dal Brasile all’Austria, conferendo un nuovo significato all’espressione “a fior di pelle”.