Carmelo Nicosia all’Archivio Storico
Taormina / 19 Ottobre 2024

di Redazione Spectrum Web
17 Ottobre 202480

Approfondimento dedicato alla fotografia e segnatamente alla presentazione del libro fotografico Oblò/Porthole 1990/2022 di Carmelo Nicosia (Silvana Editoriale, 2023), quello previsto per il 19 Ottobre alle ore 17.00 presso l’Archivio Storico di Taormina.

A dialogare con Nicosia, storico docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, ci saranno la scrittrice Lisa Bachis, il professore dell’Università di Messina Mario Bolognari e il fotografo taorminese Roberto Mendolia.

A proposito del suo lavoro Nicosia racconta: <<Nel 1989 approdai a Stromboli, isola del Fuoco delle Eolie, sprovvisto di particolari informazioni storiche o geografiche, ma trascinato dall’entusiasmo di alcuni amici visionari che avevano già sperimentato la malìa isolana. Avevo abbandonato una carriera preordinata di brillante laureato nel campo farmaceutico per intraprendere il cammino complesso, ma ancora oggi travolgente, della scrittura e della fotografia. Iniziò a prendere corpo nella mia anima inquieta di uomo del sud che fermare il tempo, delineare lo spazio con uno scatto e osservare i processi umani, fosse l’unico modo possibile per stare al mondo, perché il mondo per esistere doveva essere raccontato con la fotografia>>.

 

 

 

 

Carmelo Nicosia (Catania 1960)

Laureato in Chimica farmaceutica, dal 1979 inizia a collaborare con varie testate giornalistiche in qualità di fotoreporter. Nel 1982 fonda insieme a Carmelio Bongiorno il gruppo di sperimentazione artistica Fase. Dal 1990 insegna Storia e progettazione fotografica presso l’ Accademia di Belle Arti di Catania, all’interno della quale, dal 2006 al 2012, ricoprirà il ruolo di direttore. Le sue opere sono conservate presso istituzioni museali italiane ed europee e le sue immagini sono state esposte e pubblicate in tutto il mondo. È considerato uno degli esponenti più noti e significativi della “nuova fotografia italiana”. Nel 1992 inizia una documentazione intesa come metodica di ricerca per il recupero dell’identità e del tema del viaggio, collaborando con vari gruppi di ricerca, con sociologi e antropologi, analizza le relazioni che intercorrono tra l’elemento “acqua” e le dinamiche umane. Nel 1995 il suo lavoro La vision dans l’eau rappresenta l’Italia al Grand Prix de la Ville di Vevey. Nel 1999 viene selezionato per partecipare alla mostra Da Guarene all’Etna, via mare, via terra, che propone una rilettura del territorio italiano contemporaneo, organizzata dalla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo. Negli anni realizza una serie di progetti internazionali sulla fotografia collaborando con varie fondazioni per l’arte contemporanea. Nel 2005 è tra gli artisti selezionati per partecipare alla rassegna I Maestri della Fotografia. Il Diaframma di Lanfranco Colombo, presso la Peggy Guggenheim Collection di Venezia. Nello stesso anno pubblica Ultimo Sole, una riflessione sui temi della percezione, dell’identità e della visione.