Il Progetto

22 Maggio 20193450

Cos’è Spectrum

Spectrum è un ibrido editoriale articolato in capitoli/rubriche che, se da un lato, per il tipo d’impaginazione, schiaccia l’occhio alle riviste, dall’altro vuole porsi come pubblicazione più ambiziosa, simile a un libro, con il desiderio di rimanere per lungo tempo nelle biblioteche degli “studiosi” di fotografia o in quelle dei più curiosi frequentatori del mezzo. Spectrum è, quindi, un “bookzine” dedicato alla cultura fotografica, che vuole essere uno strumento di “incontro” e di “confronto” tra tutti coloro i quali condividono un interesse forte per l’arte fotografica e che di essa ne hanno fatto una professione o una passione travolgente.

 

Perché Spectrum

L’idea di dare vita a questo strumento nasce dall’esigenza forte di trovare un punto di convergenza tra le diverse anime della fotografia, permettendo loro di dialogare in una forma stabile e duratura. Tante, infatti, sono le professionalità coinvolte nel vasto e articolato mondo della fotografia: non solo i fotografi – senza i quali, peraltro, non avremmo di cosa parlare – ma anche tutta una serie di figure fondamentali all’analisi, alla comprensione e alla divulgazione dell’immagine fotografica che troveranno spazio, attraverso lo strumento dell’intervista, all’interno di questo bookzine.

 

Cosa significa Spectrum

Il nome scelto mette insieme le due anime che, da due secoli, interagiscono costantemente ogni qualvolta si parli di fotografia: quella “scientifica” e quella “umanistica”. Spectrum, nella prima accezione, come spettro del visibile, quella parte della “luce” che ci permette di vedere il mondo e che, al tempo stesso, ci consente di fotografarlo (del resto fotografia non significa scrivere con la luce?), ma anche Spectrum come la pratica di cui parla Barthes ne La camera chiara, in cui tra l’Operator (chi fa la fotografia) e lo Spectator (chi la “osserva”) si pone, appunto, lo Spectrum (ciò che viene fotografato).

 

Com’è fatto Spectrum

“Tre parti per un unicum” potrebbe essere la formula chimica per questa alchimia: una prima dedicata a chi le fotografie le fa (Maestri della Fotografia, Hic Sunt Auctores, Young Photo Talents, L’Ètranger, In memoria di), una seconda dedicata a chi ruota attorno al mondo della fotografia (Insegnare fotografia, I Mestieri della fotografia, Istituzioni fotografiche, Les Rencontres) e una terza, saggistica, in cui le riflessioni saranno più di carattere teorico (Essays, Esperienze fotografiche, Piccole storie di fotografia, Scuola di Fotografia, Cinema e Fotografia, Psicologia e Fotografia, Bibliofilia e Libro ergo sum).