Tiziana Sparacino
Palazzo dei Mercedari – Modica
Fino al 6 Ottobre 2024

di Pippo Pappalardo
23 Settembre 2024130

© Tiziana Sparacino

 

In mostra, presso Palazzo dei Mercedari a Modica fino al 6 Ottobre, Rivoluzioni anonime: storie tra la folla personale fotografica di Tiziana Sparacino realizzata nell’ambito delle attività espositive del Premio Luce Iblea 2024.

Lo sguardo fotografico di Tiziana Sparacino non conosce “incontri difficili’”, il suo è uno sguardo che fa dell’alterità manifestatasi davanti ai propri occhi, un percorso da indagare attentamente per poter definire la propria identità o, quanto meno, cominciare a tratteggiarne i possibili momenti di distanza, di distacco, di eventuale dissenso.

Uno sguardo, pertanto, che muove dal proprio io e cerca il confronto con l’altro. In questo cammino è proprio la fotografia ad aiutarla con semplicità e chiarezza. Lo sguardo fotografico, come sappiamo, è onnivoro, perennemente interessato e coinvolto dal reale che gli si pone davanti. L’altro come individuo, l’altro come società, l’altro culturale, l’altro geografico sono i ricorrenti repertori della sua ricerca. Eppure, dopo tanto affanno, basta una nuova manifestazione della sua alterità che già il baricentro di tanto ricercare si sposta, e “’altro”, invece di essere accettato e vissuto come parte della nostra identità, si fa opposta presenza, quasi antinomia laddove diventa ambigua la posizione di chi guarda; e solo dopo un’attenta introspezione si riesce a trovare e definire una posizione di equilibrio. Occorre, allora, come succede alla fotografa, sapersi tenere all’incrocio delle incertezze, sciogliendo le ambiguità e le apparenti differenze che ella stessa va misurando.

La sequenza fotografica ci mostra – documentando la recente cronaca – come in ogni parte del mondo “le apparenti differenze e le sostanziali divisioni” assumono le più diverse forme ed espressioni. La fotografa, inoltre, ci confida che la globalizzazione, talvolta, è solo l’urbanizzazione del pianeta. È sulla città, infatti, che l’autrice misura i significati espressivi delle sue osservazioni. Le immagini qui rivelano e trasformano la presenza degli altri e provocano la ricerca visiva per andare oltre il documento e procedere verso la creazione artistica. Scopriamo cos. un ingenuo ma perspicace “corpo a corpo” che si sviluppa nell’incontro inatteso, nello stupore di una conoscenza nuova. Ed allora: ti guardo, ti sorprendo, ti interrogo. Schivi il mio obiettivo, ti compiaci del medesimo, fuggi via. Sei un uomo, una donna, un bimbo? Sei orgoglioso della tua immagine, del tuo impatto, della curiosità che hai suscitato? Sei uscito di casa come me, ti porti appresso il tuo mondo: sto comprendendo qualche tuo pensiero? Ho intravisto qualche imbarazzo? Ogni mia attenzione, dice la fotografa, ha raccolto qualcosa che io conosco e riconosco: eppure tu rimani altro. Ma, forse, è bene cosi. “Altro” è pur sempre un concetto positivo e meritevole di attenzione. Altro parla del nostro essere uomini e donne di questo tempo. Altro è lontano assai da differente, da diverso. E l’altro di Tiziana ci definisce, non si oppone alla comunione; anzi, ci interpella e attende qualcosa. Perché, seguendo il pensiero di Levinas, la sua fotografia constata che la visione dell’altro è il limite che ci interroga continuamente. La rivelazione dell’altro ha qualcosa di trascendentale. L’altro si presenta e si impone per forza propria. Ed allora queste fotografie avvertono che c’è un bisogno di ritrovarsi, di capire, ancora una volta, il senso e la direzione del nostro procedere.

 

 

Tiziana Sparacino (Modica 1965)

Laureata in Medicina e Chirurgia, accanto alla passione per la professione medica, coltiva anche quella per l’architettura, conseguendo una seconda laurea in Scienze dell’Architettura. Socia dell’AF Catania prima e dell’ACAF poi è sempre stata attiva in ambito fotografico, conciliando tale passione con la sua professione e realizzando alcuni reportage in giro per il mondo come quello sul popolo Saharawi e sugli aborigeni australiani. Nel corso degli anni ha partecipato a numerose mostre collettive come Donne (Catania 2017), Curiosità (Roma 2018), Omaggio a Vivian Mayer e Grafismi urbani (Catania 2018), Tutti devoti tutti e Lui (Catania 2019) ed Elementi fondamentali (Milo 2019) e ha presentato le sue opere in altrettante personali come La mia Africa (1996), Canguro crossing (1997), Silenzi (2016) e Rivoluzioni anonime. Storie tra la folla (Milano 2023). Ha al suo attivo anche la pubblicazione di alcuni libri in self-publishing come Invisibilia Covid 19 Times (2021), Girotondo di anime (2021), Look, see and feel yourself (2022) e Rivoluzioni anonime. Storie tra la folla (2023).