Milano celebra Enrico Baj, uno dei maestri della neoavanguardia italiana e internazionale, con un’ampia retrospettiva, esposta nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale fino al 9 Febbraio 2025, studiata per ripercorrere tutti i temi e i soggetti della sua lunga e poliedrica esperienza.
I lavori di Baj ritornano quindi nella Sala delle Cariatidi, a cent’anni esatti dalla nascita e a dodici anni dall’esposizione, nella stessa sala, de I Funerali dell’anarchico Pinelli, che per la prima volta saranno integrati in un percorso antologico e in un dialogo puntuale con altri lavori del maestro.
Il progetto espositivo è curato da Chiara Gatti e Roberta Cerini Baj e conta quasi cinquanta opere distillate in un arco temporale che dai primi anni Cinquanta giunge all’alba del Duemila, attraversando le fasi di ricerca e di adesione dell’artista a diversi movimenti nel tempo.
I suoi personaggi, entrati nell’immaginario comune, le Dame e i Generali, gli Ultracorpi, gli Specchi, i Mobili e i mostri dell’Apocalisse animeranno una giostra di creature frutto dell’universo surrealista e insieme fantascientifico di un autore che ha fatto dell’ironia e del grottesco un grimaldello per scardinare il conformismo borghese e schierarsi contro ogni forma di potere costituito.
Enrico Baj (Milano 1924 – Vergiate 2003)
È stato un pittore, uno scultore e un saggista italiano. Dopo gli studi al Liceo Berchet di Milano, si avvia a quelli di Medicina nell’ateneo meneghino, per poi abbandonarli e passare a quelli di Giurisprudenza, che completò diventanto anche avvocato. Frequentò parallelamente l’Accademia delle Belle Arti di Brera. Nel corso della sua carriera artistica Baj ha utilizzato tecniche diverse, dal dripping al collage, talvolta contemporaneamente, insieme a intarsio e impiallacciatura. Baj ha sempre avuto rapporti con poeti e letterati italiani e stranieri (Breton, Duchamp, Queneau, Sanguineti, Eco solo per citarne alcuni) ed ha collaborato con le sue illustrazioni alle edizioni di testi classici e moderni. Nel 1951 tenne la prima personale alla Galleria San Fedele di Milano, dove espose opere informali; nello stesso anno fondò insieme a Sergio Dangelo il Movimento della Pittura Nucleare. Nel 1953, insieme ad Asger Jorn, fondò il Movimento internazionale per una Bauhaus immaginata e nel 1954 i due artisti diedero vita agli Incontri internazionali della ceramica ad Albissola Marina, ai quali parteciparono artisti come Fontana, Scanavino, Appel, Corneille, Matta e Sassu. Nel 1957 firmò il manifesto Contro lo stile e tenne la prima personale all’estero, presso la Gallery One di Londra. Sempre attento agli aspetti sociali del proprio lavoro, consacrò nel 1972 una grande tela ai Funerali dell’anarchico Pinelli, dove riprese le proprie figure ispirate a Guernica ed i propri personaggi grotteschi e da parodia. Nel 2023 opere di Baj sono state esposte nella collettiva PataAsemica presso la Stecca 3 di Milano. La mostra sviluppava un dialogo estetico-concettuale tra la Patafisica e la Scrittura asemica. Il suo archivio è conservato presso il MART di Rovereto.