Niccolò Rastrelli
Palazzo Baldelli – Cortona
Fino al 3 Novembre 2024

di Redazione Spectrum Web
12 Ottobre 2024245

 

© Niccolò Rastrelli 

 

In mostra fino al 3 Novembre la personale di Niccolò Rastrelli dal titolo They Don’t Look Like Me presso Palazzo Baldelli a Cortona, realizzata, nell’ambito del Cortona on the Move 2024,  con la collaborazione di Lucca Comics.

Il bel lavoro del fotografo fiorentino, dedicato al mondo dei cosplayer, mette in scena una pratica molto diffusa nella contemporaneità, anche se l’idea che possiamo cambiare identità modificando il nostro aspetto esteriore è antica come la coscienza del proprio corpo.

Il termine “cosplay” nasce dall’abbreviazione di “costume + play” ossia “gioco del costume” e l’espressione indica sia l’azione del travestirsi, sia la presenza del costume stesso. Questa pratica nasce in Giappone (e dove se no) nei primi anni Ottanta all’interno delle fiere dei fumetti, come conseguenza della popolarità di cartoni animati e manga e coinvolge una vasta comunità, non solo di giovani, a livello globale.

Soggetti dei travestimenti sono gli eroi (non necessariamente i principali) dei film di animazione, dei manga, dei videogame e anche di fortunate serie tv, ma i veri protagonisti sono i cosplayer, che dedicano parti significative della loro vita al “ruolo” che si sono auto-attribuiti, trasformandolo in una vera e propria vita parallela. Non è Carnevale, non è “semel in anno”, è un sempre che deve essere compulsivamente visto, guardato, fotografato e condiviso con la propria comunità di riferimento attraverso i social.

Col suo progetto Rastrelli indaga questo fenomeno viaggiando attraverso l’Italia, il Kenya e il Giappone per ritrarre i cosplayer insieme alle loro famiglie, creando spesso cortocircuiti ironici tra la normalità piccolo borghese e la straordinarietà di una vita sognata.

 

 

 

Niccolò Rastrelli (Firenze 1977)

È un fotografo documentarista e ritrattista, che s’è avvicinato alla fotografia durante gli anni dell’Università, dopo aver vinto una fotocamera con la raccolta punti di un supermercato. Studia poi in maniera sistematica fotografia nella sua città, per poi trasferirsi a Milano, dove inizia a collaborare con fotografi di moda e pubblicità. Parallelamente porta avanti la sua ricerca fotografica, concentrandosi sulle persone e sulle manifestazioni della loro identità. Negli anni i suoi lavori sono stati pubblicati su importanti quotidiani e riviste come Le Monde, Liberation, Die Ziet, Stern, Newsweek Japan, Sportweek, Io Donna, D di Repubblica e ha realizzato compagne pubblicitarie per aziende come Ing, Allianz, Tim, Merck, Aw Lab, Pirelli, Indesit e Decathlon.