Lo scorso 29 Aprile ad Arco è morto lo scultore italiano Renato Ischia.
Ischia, che era nato sempre ad Arco nel 1941, dopo essersi diplomato all’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa si trasferì a Parigi, dove venne ammesso all’Ercole Nationale Superiore des Beaux-Arts. Rimase nella capitale francese per quasi 13 anni, studiando, lavorando ed esponendo in varie occasioni.
Fondamentale per la sua formazione parigina fu l’amicizia e la collaborazione con Apelles Fenosa, scultore catalano grande amico di Picasso. Ischia collaborò con Fenosa e fu suo assistente nella realizzazione del monumento a Pablo Casals, a Barcellona negli anni 1976-1977.
Ritornato in Italia si stabilì nella cittadina natale di Arco, che aveva già dato i natali a Giovanni Segantini ed è oggi segnata dalla presenza di sue opere. Qui fondò e diresse una scuola di arti visive.
Fu docente presso l’Accademia di Verona e le sue opere pubbliche hanno travalicato i confini regionali e nazionali per giungere fino in Francia, Spagna e Giappone.
Da artista perennemente inquieto e continuamente alla ricerca di forme nuove, in eterna metamorfosi, utilizzò i materiali più diversi (legno, bronzo, pietra, ferro, ceramica raku, resine).
Nel suo percorso artistico si leggono diverse sfumature dal manierismo al futurismo, dall’espressionismo al Nouveau Realisme.